Lemma

1) Dizion. 2° Ed. . RUBARE Apri Voce completa pag.728 Vedi le altre Edizioni del Vocabolario Dizion. 2 ° Ed. » RUBARE Dizion. 1 ° Ed. RUBARE Dizion. 4 ° Ed. RUBARE Dizion. 3 ° Ed. RUBARE

RUBARE. Definiz: Tor l'altrui, o per inganno, o per violenza. Lat. furari, surripere, rapere. Esempio: Boccac. nov. 14. 12. Diessi a rubar la roba d'ogn'uno. Esempio: Boccac. nov. 45. 13. La cui casa stata fosse quella, che Guidotto aveva rubata. Esempio: E Bocc. nov. 42. 3. Cominciò a costeggiar la Barberia, rubando ciascuno, che meno poteva di lui. Esempio: Gio. V. 4. 14. 4. E rubavano la Chiesa, e le sue posessioni. Esempio: E G. V. lib. 12. 51. 4. Rubandosi i cammini, sanza niuno ordine di giustizia. Esempio: Dan. Par. c. 11. E chi regnar per forza, e per sofismi, E chi rubare. Definiz: ¶ Per metaf. Esempio: Dan. Purg. 17. O immaginativa, che ne rube. Definiz: ¶ In proverbio. Andare a rubare a casa il ladro, cioè, mettersi a ingannare, chi è più tristo di lui. Latin. in Cilicas piraticam exercere. Definiz: E da RUBARE RUBACCHIARE, che è rubare di quando in quando, e poco per volta. Esempio: Tac. D. ann. Tacfarinata rubacchiava ancor l'Affrica. Esempio: Firenz. As. d'oro. Ville, e Castelli assaltando, solo soletto m'andai rubacchiando le spese per la strada.